SERATA A DUE SOCI: CLAUDIO MANENTI E LUDOVICO FOSSA’
Serata dedicata a due soci e ci permetterà di conoscere la loro passione/professione.
Claudio Manenti
Ci presenta il nuovo libro “La Milano che Lavora”, immagini e parole della vita dei lavoratori. Sarà presente anche Gianluca Colonnese che ha curato l’editing e la prefazione. “Dedico questa raccolta di immagini milanesi ai lavoratori di ogni sesso o etnia, giovani o con più esperienza, operai o pluri-laureati, che animano la nostra città; con un pensiero ai molti che soffrono per un lavoro precario, sottopagato, o che tarda ad arrivare”. Molti lavoratori si mimetizzano nella giornata frenetica milanese e noi, presi dalla routine, non ci accorgiamo di loro e della loro fatica. Solo nel momento del bisogno li cerchiamo, per una emergenza o per un acquisto all’ultimo minuto. Milano è animata da molteplici professioni, alcune anche che forse scompariranno tra qualche anno e altre nuove di cui forse non conosciamo neanche l’esistenza. Osserviamoli, ringraziamoli, rispondiamo con un sorriso a un loro cenno, scambiando qualche parola, seguita dal sempre gradito “grazie”. Grazie a tutti voi, amici, conoscenti o semplici sconosciuti, perchè con i vostri volti e le vostre parole avete arricchito questo piccolo progetto fotografico. Consapevolmente o non, avete contribuito a scrivere pagina dopo pagina il mio racconto della Milano che lavora. In questi anni ho potuto fotografare molti lavoratori meneghini che animano la nostra città e senza la vostra partecipazione attiva non sarei riuscito a portare a termine questo lavoro. “Gli amici si vedono – anche – nel momento del bisogno” (Claudio Manenti)
Ludovico Fossà Ci racconterà alcuni aspetti che riguardano la fotografia professionale limitatamente all’ambito della pubblicità e in particolare, ovviamente, allo still life, magari scardinando alcuni luoghi comuni riguardanti il mestiere del fotografo per sottolineare le differenze esistenti tra la gestione di una professione rispetto alla gestione di un hobby. Un diffuso convincimento è che il genere still life, nella fotografia, significhi semplicemente la ripresa di oggetti inanimati. No, non è così. In sostanza, se sono al bar con gli amici e fotografo il boccale di birra davanti a me, poggiato sul tavolino, non sto affatto facendo “still life”. Still Life significa trasformare un oggetto in soggetto. Significa, in qualche modo, estrarre l’anima dall’inanimato. Still Life è, più che un genere, un particolare tipo d’approccio che occorre avere nel momento in cui ci si appresta a fotografare un (s)oggetto. Still Life, ma più in generale la fotografia in studio, è la creazione dal buio dove tutto, letteralmente tutto, è costruito ad hoc e nulla, letteralmente nulla, è lasciato al caso. L’obiettivo dei corsi e dei workshop che organizza, quindi, è certamente fornire ai partecipanti le numerose informazioni e nozioni necessarie, ma anche, e forse soprattutto, far fare un salto in avanti riguardo alla sensibilità, alla capacità d’analisi, dare una consistente spinta allo spirito d’osservazione, qualità indispensabile per previsualizzare come la luce interagisce con i materiali e la morfologia degli oggetti e come le ombre donino loro tridimensionalità. Un salto in avanti, quindi, non solo tecnico, ma anche culturale. La serata, come sempre, è aperta a tutti Vi aspettiamo numerosi


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